Dal 10 al 30 settembre 2021 presso il Palazzo delle Arti Napoli (PAN) si svolgerà Ceci n’est pas un blasphème, il Festival delle Arti per la libertà d’espressione. Il Festival è organizzato dallo staff creativo della pagina pastafariana Dioscotto e curato e diretto da Emanuela Marmo.

Festival delle Arti per la libertà d’espressione

Ma cos’è la censura? E cosa è lecito censurare? È proprio la curatrice dell’evento, di cui MockUp Magazine seguirà gli eventi e i protagonisti, a dichiarare: “Denunciare i poteri finanziari delle chiese o il loro sostegno a dittature e organizzazioni paramilitari è blasfemo? Contestare la consuetudine delle spose bambine o l’obbligo del velo è ingiusto? Smascherare gli stereotipi di genere o di ruolo costruiti dalle tradizioni è illegittimo? Dittature, abuso di minori, discriminazione sessuale: tutto questo non è molto più pericoloso della bestemmia?“.

Il Festival delle Arti per la libertà d’espressione ruota attorno a cinque esposizioni: una sezione è dedicata a Don Zauker, la compiuta, e accurata caricatura di un sacerdote a cura di Daniele Caluri ed Emiliano Pagani; il progetto collettivo site specific dei subvertiser Ceffon, DoubleWhy, Hogre, Illustre Feccia, Spelling Mistakes Cost Lives; una mostra (al primo piano del PAN) dedicata all’artista perseguitato e censurato Abel Azcona e una sezione dedicata al rapporto tra la satira grafica e la religione, di Giorgio Franzaroli, Malt, Pierz e Yele Maria.

Hogre e DoubleWhy sono stati denunciati per vilipendio della religione a causa di due opere: Ecce Homo erectus e Immaculata Conceptio in vitro. Illustre Feccia e Ceffon si confrontano con la religione ripetutamente, sdoganando le favole della santità e trasformando l’imprecazione in una posa pop. Spelling Misakes Cost Lives, nel 2018, prese sarcasticamente posizione su un’iniziativa del ministro bavarese Markus Söder, il quale impose di appendere croci cristiane all’ingresso di ogni edificio statale. Ciò ovviamente rinnegava la separazione tra chiesa e stato e il principio di neutralità, secondo cui lo stato non dovrebbe favorire nessuna religione. L’artista, pertanto, pensò di dare il proprio contributo, inviando crocefissi a dozzine di edifici statali, insieme alle istruzioni su come appenderli: avendo posizionato il gancio di sospensione sul bordo inferiore, dovevano essere appesi a testa in giù.

#Dioscotto è l’iniziativa con la quale i pastafariani che riconoscono l’autorità della Chiesa Pastafariana Italiana aderiscono a #EndBlapshemyLaws.

La grande rassegna prevede anche svariati eventi live, dedicati ai differenti tipi di arti: ogni venerdì, a cura del comico satirico Daniele Fabbri e in collaborazione con TheComedyClub, sono previsti gli spettacoli di stand up comedy. Previsti anche performance teatrali, musicali e reading, con ospiti Amleto De Silva, Antonio Mocciola, Porfirio Rubirosa and his band, Giuseppe Sciarra e Helena Velena. Ogni sabato avranno luogo i talk-show condotti da Luca Iavarone (con interviste, collegamenti video, esibizioni musicali e teatrali). Rana Ahmed, Raffaele Minieri, Maryam Namazie, Adele Orioli, Cinzia Sciuto sono alcuni degli esponenti del mondo laico che prenderanno parola durante i talk show,

L’evento gode del supporto di diverse organizzazioni. L’Assessorato alla Cultura di Napoli, in forma di patrocinio morale, ha concesso gli spazi. L’evento, tuttavia, non beneficia di contributi finanziari, pertanto è avviata una raccolta di fondi (clicca qui) che sosterrà le spese di allestimento, produzione e ospitalità. I ricavi della bigliettazione, invece, saranno devoluti in favore delle spese legali di persone processate per blasfemia.