Lunghe tuniche dévoré, cappotti oversize e citazioni di oriente, fra applicazioni, farfalle e fiori, danno vita a un delicato e vibrante inno alla donna in cui i tessuti più sinuosi, come il velluto, la seta e lo chiffon, compongono un sensuale ossimoro con il broccato, le piume, la rete e il tulle.

Mini abiti e profonde scollature, delphos dai teli sovrapposti, plissettati e annodati per ricordare la curva deliziosa degli anni Venti, in un continuo dialogo con calzature gioiello in cui la storia occupa un ruolo primario.

Su un tappeto di rose, come l’amata byroniana, che cammina nella bellezza come la notte, la donna di Maria Grazia Chiuri e PierPaolo Piccioli è quella greca e cosmopolita di Fortuny, in bilico fra gli stilemi catalani e le eleganti stampe di William Morris. Il bianco e il nero, colori estremi, sono mediati dal verde, dall’avorio, dal drammatico porpora, dalla grandeur dell’oro e dalla vitalità dell’arancione e del rosso.

In una dimensione temporale sospesa fra serpenti dorati, intrecciati ai capelli, e bizantine citazioni, la fluidità dei movimenti e delle linee chiosa una couture dal bon-ton autentico.

By Matteo Tuveri


Immagine di copertina: Valentino, Haute Couture Spring-Summer 2016 (All rights© reserved).