Al giorno d’oggi il mercato del gioiello e dell’accessorio prezioso risulta sempre più inflazionato dalla globalizzazione. Grandi e piccole aziende, alcune storiche e altre nuove di zecca, irrompono nei media proponendo forme, materiali e colori di ogni tipo. La parola d’ordine è reinventare e stupire, anche a costo di ridurre e ricomporre in maniera più sobria. Non sempre esagerare sembra l’idea vincente, spesso sfoltire incorona il vincitore. Ovunque ci si rivolga, vince l’idea di brillare per originalità, anche scegliendo vere e proprie opere d’arte. Purchè sia visibile l’intervento del genio umano.

Le feste invernali sono senza dubbio il momento adatto per sbirciare con curiosità il panorama del gioiello. Fra Roma e New York la passeggiata è oggi assai breve.

Chi scrive consiglia di tenere d’occhio la giovane designer Veronica Caffarelli, diplomata all’Accademia Internazionale di Moda e del Costume Koefia di Roma. Da anni impegnata nel settore dell’alta moda italiana, grande viaggiatrice, si trasferisce nel 2009 in Argentina diplomandosi a Buenos Aires alla scuola di gioielleria contemporanea di Maria De Medici e frequentando lo studio orafo del maestro Jorje Castanon e della disegnatrice Fabiana Gadano. Sempre nella capitale argentina frequenta il seminario di lacca giapponese di Francine Schloeth.

Veronica Cafferelli

 

 

 

 

 

 

 

Il marchio Veronica Caffarelli Gioielli, già segnalato al sottoscritto da alcune fini amicizie della Capitale grazie ai gioielli a mattoncino e agli anelli cuore in bronzo, propone per l’autunno una Capsule Collection dedicata ai colori del vino e composta da tre monili. La spilla Impronta, l’anello Decanter e il ciondolo Traccia. 

VERONICA CAFFARELLI Anello Decanter

VERONICA CAFFARELLI Spilla impronta

 

 

 

 

 

 

 

Realizzati in argento 925 con la tecnica della fusione a cera persa e la lavorazione a banchetto, i gioielli, le cui linee essenziali raschiano la vista e fendono la superficie, assumono il caratteristico color rubino grazie alla lacca cashew il cui utilizzo prevede maestria e grande attenzione. Il concept alla base delle creazioni è quello di rendere concreto l’attimo della enodegustazione, in cui il liquido prezioso esplode nelle sue mille sensazioni sul palato dopo l’incertezza dell’attesa.

Invece, direttamente dal numero 223 di Mott Street a NoLita (North of Little Italy) a New York, nel quartiere degli artisti, degli chef e dei sognatori, Yvone Christa incanta la Grande Mela con le sue collezioni di costume jewelry.

Dal 1991 a Los Angeles, le due First Ladies della griffe Yvonne Clamf e Christina Söderström, entrambe svedesi, lanciano con successo le loro creazioni sugli schermi televisivi attraverso due serie di grande fortuna, Beverly Hills e Melrose Place e una fan di successo, Jennifer Aniston. La filigrana, la finitura antica e la lavorazione dell’argento 925, brunito o bagnato in oro a 22 Kt, smentiscono la connotazione negativa spesso affibbiata da qualche malpensante alla custom jewelry e danno vita a collane, choker, braccialetti, anelli, spille e orecchini spesso impreziositi da perle, giade, quarzi, diaspri, occhi di tigre, lapis, turchesi, coralli, amazzoniti, corniole, topazi, onici, giaietti e zirconi in un crescendo di sportive e preziose emozioni.

Yvone Christa New York

Yvonne Clamf e Christina Söderström

Yvone Christa New York

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel 1997 il National Swedish Museum of Art di Stoccolma decide di commissionare alla Yvone Christa la collezione The Butter Cup in occasione di una mostra sui gioielli degli Zar di Russia. Due anni dopo l’azienda riceve l’incarico dalla National Gallery of Art di Washington D.C. di creare la collezione Forget Me Not su ispirazione di un dipinto di Van Huysum. Oggi le collezioni sono presenti in oltre undici Paesi e sono vendute in Department stores esclusivi come Nieman Marcus, Bloomindales, Harvey Nichols e Liberty. O in Specialty store come Fred Segal e Jennifer Kaufmann.

Yvone Christa New York

Yvone Christa New York

 

 

 

 

 

 

 

La Collezione Aqua Blossom, composta da fili d’argento trattati con rodio nero o placcati oro, rappresenta ricordi dell’epoca vittoriana mossi da un concetto di moderno vintage in cui la creazione si anima grazie al movimento del corpo. Occhi ottenuti con il citrino, collane in perle annodate con dettaglio in argento 925 in filigrana fatta a mano e Pietra di Sumatra e orecchini chandelier in filigrana e topazio fumè. Queste e molte altre le meraviglie avvistate per voi.

By Matteo Tuveri


In copertina: Bracciale, Yvone Christa New York