Elena Kihlman, designer Finlandese di origine Russa con una laurea presso l’Università di Arti Industriali di Helsinki (UIAH) e un Master of Arts in Fashion and Textile Design, espone le sue creazioni nel piccolo e poetico show room di via Urbana 101 a Roma.

Fra il caos di via Nazionale e il rigore manfrediano del Palazzo del Viminale, nel Rione Monti, accanto ai tramonti del Colosseo, l’artista e designer crea e offre la pubblico una vasta linea di prodotti di interior design.

Dalla tenda al tappeto, passando per i cuscini, le borse e le pochette, la magica casa creativa di Elena, proprio accanto alle delizie di Broccoletti (chi scrive vi raccomanda la mozzarella di bufala del basso Lazio con fiocco della Tuscia che per la freschezza e basicità dei sapori vi porteranno letteralmente in paradiso), dischiude al visitatore non solo un percorso tattile e estetico nella lavorazione del tessuto e nel design, ma anche una breve panoramica dei più interessanti creativi del nord Europa (date un’occhiata alle ceramiche di Aura Kajas e rimarrete sorpresi come bambini).

Nata in Russia, con grosse esperienze professionali in Finlandia e un amore quasi predestinato per Roma, Elena Kihlman unisce lo spirito dei “suoi” tre paesi all’amore per la natura, per un concetto di “decrescita felice” ispirato ai colori crudi della terra e degli alberi e ai lampi di luce delle corolle dei fiori. Ogni linea o colore, supportato da una lavorazione della materia prima, che è al medesimo tempo rude e delicata, rappresenta luoghi, sensazioni, emozioni e accenti uniti dalla razionalità della funzionalità.

Elena, ci parli della materia prima. Per lei la scelta del tessuto è primaria perché essa nasce non solo da un fattore estetico, ma anche da un calcolo sulla resa che esso possa dare nella quotidianità.

La base di tutte le creazioni sono materiali come la seta e il lino di alta qualità. Uso anche tessuti sintetici (per lampade e pannelli). La mia preferenza va a tessuti leggeri, fini con disegni chiari e semplici. Mi piacciono le case luminose perciò tento di non appesantire le finestre con tende troppo impegnative.

Invece per le decorazioni dei tessuti, quale tecnica usa?

Uso la tecnica Nuno. È una tecnica di infeltrimento del tessuto. Uso spesso la lana merino e la seta. Il tessuto, una volta infeltrito, si innesta sull’altro dando vita a decori e veri e propri dipinti a rilievo. Mentre i pannelli e i tappeti sono realizzati in feltro industriale termosaldato con sughero. La forma che amo riprodurre è quella essenziale del cerchio del sole, Aurinko in finlandese.

Nella sapiente Mischung di antico e nuovo, nel quale trovano spazio curiose borse di lana pettinata dai colori bianco e nero o rosso e bianco, originali della Finlandia e così simili alla lana lavorata in Sardegna, risiede una sapienza territoriale che si irradia in Europa attraverso piccole e grandi creazioni, vero e proprio museo del buon gusto e del sapere tradizionale.

Provate ad accarezzare la lana e la seta unite in un amplesso tenace e pungente o la lana domata dalle spazzole, avrete con chiarezza assaggiato e masticato un insieme di stridenti sensazioni. Perché, per dirla con il poeta finlandese Seppo Lahtinen, «senza la poesia/nulla abbiamo/che meriti di essere letto», o semplicemente vissuto.

by Matteo Tuveri


 

Link:

www.elenakihlman.com

www.aurakajas.com

www.ristorantebroccoletti.it