Per alcuni è un ritorno alla fonte di energia primaria, per altri la pesa degli errori e delle buone azioni, per altri la semplice fine di tutto. Sta di fatto che la morte, unico destino irrinunciabile al quale gli esseri umani sono chiamati, è una delle realtà più difficili da spiegare ai bambini (e a se stessi).

Il film d’animazione Coco, diretto da Lee Unkrich e Adrian Molina e distribuito dalla Walt Disney Pictures e prodotto e creato dalla Pixar Animation Studios, prova a spiegare con una lunga avventura la morte dei propri cari e lo fa con la delicatezza che caratterizza la Pixar da ormai lungo tempo. Una lunga parabola gradevole ed elegante sulla vita.

Miguel Rivera è un bambino che sogna di fare il musicista e dedicare alla chitarra la sua vita, proprio come Ernesto de la Cruz, mito musicale di numerose generazioni. Il ragazzo, dopo alcune peripezie, si ritrova nell’Aldilà insieme al cane Dante. Incontrerà molti divertenti personaggi: Hector, una misteriosa anima tormentata, una divertente Frida Kahlo e una Mamá Coco (alla quale, in Italia, presta la voce una profonda Mara Maionchi) che riscuote successo fra i più piccoli, ispirando rispetto per le vecchie generazioni. Quel che è certo è che solo una foto esposta sulle ofrendas, altari dedicati ai defunti, può cambiare la storia di un’intera famiglia. Il ricordo è una magia potente e la mente e il cuore ne sono gli artefici.
Sullo sfondo un Messico affascinante, ricco di un patrimonio di tradizioni, leggende e musiche.

Coco è una storia appassionante e delicata, ricca di colpi di scena e ottimi dialoghi che strappa molte lacrime a chi, nella vita, è stato costretto a elaborare lutti e mancanze.

La colonna sonora italiana, rappresentata dalla canzone “Ricordami”, è interpretata da Michele Bravi.

Dieci e lode per un lavoro che alza di moltissimi punti il livello di qualità della Pixar.

By Matteo Tuveri


Immagine di copertina: Un’immagine del film (Casa di produzione: Pixar Animation Studios Distribuzione: Walt Disney Studios Motion Pictures)