Inaugura il 12 gennaio, nei locali dello Studio Museo Francesco Messina a Milano, la mostra Morte di una stella e altrove, di Eracle Dartizio (www.eracledartizio.com). Realizzata con la collaborazione della Fondazione Giorgio Pardi insieme al Comune di Milano e all’Associazione Cramum (www.cramum.it), la mostra è curata da Sabino Maria Frassà.

Nato a Vaprio d’Adda nel 1989 e diplomato in Graphic Design & Art direction alla Nuova Accademia di Belle Arti di Milano, Dartizio è vincitore del Premio Arte Mondadori, promosso da Cairo Editore, assegnista della University of the Arts London e ha già esposto all’ Istituto di Cultura Italiana di Budapest, all’Isola di San Servolo di Venezia e alla Fabbrica del Vapore a Milano.

Eracle Dartizio, prende spunto dalla morte della madre per muovere una riflessione profonda sull’esperienza della vita e sulla tortuosa e infinita strada dell’uomo nei confronti di un Altrove che lo porti alla pace e alla speranza. La morte della persona amata, che ha dato la vita, permette all’artista di mettere in scena la fine delle cose, compreso l’universo. Come afferma il curatore Sabino Maria Frassà «Anche i cieli, dopo di noi, scompariranno. L’uomo è sempre più consapevole di ciò. E’ passato nei secoli dal credersi centro perpetuo dell’Universo alla consapevolezza della propria piccolezza e temporaneità».

Sede della mostra gli ambienti della chiesta sconsacrata di San Sisto che permettono alle opere dell’artista, Firmamenti, Supernova, Meteoriti, riunite in una sorta di preghiera laica, di dialogare con le opere di Francesco Messina e con lo stesso edificio.

By G.S.


Immagine di copertina: Eracle Dartizio, profilo, foto di Francesco Pizzo, Fonderia Artistica Battaglia, Milano