Cosa augurarsi per il nuovo anno che avanza? Chi si prefigge nuovi obiettivi (dimagrire e diventare ricchi sono fra i desideri più gettonati), chi si augura semplicemente di avere più fortuna e chi, ormai troppi, di trovare un lavoro.

Nonostante la tentazione sia enorme, non faccio questo gioco da un po’, anche perché, ne sono sempre più convinto, tutto quello che accade è un caso. Come tale tratterò qualsiasi anno, come un groviglio di fatti e misfatti che un caso bizzarro lancerà ai miei piedi, forse per vedere come reagisco, forse perchè quella “cosa” è semplicemente sfuggita dal sacco del tempo le cui maglie, si sa, con l’andare delle settimane e dei mesi, si allargano.

Di certo non è un caso il modo in cui noi possiamo reagire agli eventi, alle difficoltà, alle gioie o alle persone in cui ci imbattiamo. Un amico mi ha chiesto di soffermarmi proprio su questo.

"Ho scritto Poba sulla sabbia" (sardo, trad. Suck Off!), foto di V.S.©

“Ho scritto Poba sulla sabbia” (sardo, trad. Suck Off!), foto di V.S.©

Quello che vi consiglio di fare è: cercate di non essere dove sono sempre tutti gli ”Altri” (sia fisicamente, sia mentalmente), evitate i luoghi dove tutti si vanno a fare le foto e quelli comuni e di “buon senso”; evitate di pensare che prima o poi il bene vincerà sul male (ma senza cadere nel disfattismo, fate sempre in modo di dover dire «l’avevo detto» e mai «vedrai che…», risulterete più simpatici. Ogni tanto concedetevi un po’ di ottimismo, sempre accompagnato da un bicchierino di Gin e Dubonnet); evitate di affermare cose come «io sono un tipo tranquillo, sono buono, sono onesto» (chiunque lo dica pratica l’opposto e dovete diffidarne); state attenti a chi mette troppi cuori sui suoi post nei social o nei suoi messaggi; distinguete i sorrisi dalle risate (i primi solo con alcuni e le seconde con tutti); rendete sempre pan per focaccia (perché nessun dio vi vendica, dovete farlo sempre voi, niente deve essere delegato); ignorate la maleducazione, la cattiveria e la falsità; imparate a gioire in modo sobrio delle sventure del nemico (“niente botti”, al massimo un brindisi e mai in un bicchiere di plastica); coltivate intimamente la soddisfazione di un insuccesso altrui annunciato da scelte sbagliate (nessuno vuole sentirsi dire in faccia che sta sbagliando, ergo non diteglielo, a meno che non sia un amico e ve lo chieda); mascherate la noia derivante dal genere umano (sono tutti terribilmente convinti di essere interessanti, lasciateglielo credere); vestitevi per esistere e non esistete per vestirvi (lo so, il gioco di parole è complesso: uscite di casa come se tutti sapessero chi siete, inizierete a scegliere abiti migliori); assistete ai successi altrui come se fossero i vostri (ovvero senza elogiarli troppo, fa “middle class” – questa sconosciuta! – e annoia prima di tutto la persona elogiata); ascoltate i discorsi degli altri e non dite mai quello che pensate in merito (al 90% quello che dicono gli altri vale per loro e non per voi); date sempre l’impressione agli altri che siete capaci di lasciarvi andare in loro compagnia (questo genera fiducia, ma non fatelo davvero. La fiducia è un regalo che si guadagna con il tempo).

Quando in un ambiente tutti si riferiscono a una persona, di cui avete pessima opinione, come “eccellente”, non andate mai controcorrente, assecondate l’opinione pubblica. Prima o poi cadono tutti i miti, specialmente quelli con piedistalli mal costruiti. Basta saper attendere, niente di meglio che farlo con una certa eleganza.

Ricordate che il silenzio è d’oro, specialmente se avete esaurito gli insulti, gli elogi e le cose intelligenti da dire (non bastano un balcone e una mitra per attivare la modalità “ho sempre ragione”).

Infine siate voi stessi solo quando potete, coltivate i vostri sogni il vostro mondo. Siate feroci con voi stessi solo in privato e con chi non vi merita solo in pubblico, lo fate per lui/lei. Così avrà capito di aver “guadagnato” quello che ha ricevuto.

By Matteo Tuveri