Un urlo, una risata (forse), una forma, tante forme infinite a cui dare la sostanza di una comunità, di una politica, che abbia senso, al servizio di quello stesso insieme; di una cultura che metta nuovamente al centro l’espressione, la scienza, gli affetti e l’onestà. Perchè è questo che in fondo vorremmo in regalo per le prossime feste: un gruppo al quale fare riferimento, con il quale serrare i ranghi e ritrovare, ricostruire e (a volte) celebrare una storia comune e i suoi valori (che hanno una data precisa: 27 dicembre 1947).

Eppure tutto questo lo abbiamo, non ci resta che riprendercelo e, se necessario, ricostruirlo a mani nude. Questo è il groviglio inestricabile di sentimenti che serpeggia nel sentire comune, insieme alle preoccupazioni di natura più pratica, ma non meno importante, come il lavoro, le tasse, l’assistenza sanitaria, l’istruzione.

Matteo Tuveri, Direttore Editoriale di MockUp Magazine

In questa sorta di lunga notte della comunità (o del suo smarrito senso) si agitano nuovi e vecchi incubi, polemiche sterili, ombre di diseguaglianza, fascismi, revisionismi, guerre e pandemie. Momenti difficili, in cui ci si chiede: “E tu / che cosa mi hai dato / in cambio / della mia dolce casa / immacolata? / Se non questo deserto / Signore” (Antonia Pozzi, Lamentazione, 1933). Ed è in un momento simile che entra in gioco il potere della fantasia, della cultura e, in definitiva, delle immagini che saremo capaci di proiettare nella caverna del nostro immaginario e delle nostre vite.

Per tale motivo abbiamo voluto dedicare il numero invernale di MockUp Magazine alle illustrazioni, al potere delle immagini (legato a quello delle parole) e al processo creativo. Capace, quest’ultimo, di donare luce, forma compiuta, alle speranze, alle paure e alle energie più giovani.

Mariapia Ciaghi, Direttore Responsabile

Ma cos’è la fantasia? Scrive il nostro Direttore Responsabile Mariapia Ciaghi: ” ‘La fantasia è un posto dove ci piove dentro’, ha scritto Italo Calvino commentando un verso di Dante. Anche il Pantheon è un posto dove ci piove dentro, perché la sua grandissima cupola ha un occhio bucato, largo nove metri: e da lí entrano il sole e la pioggia. Oggi quando entriamo nel Pantheon incontriamo Adriano e Apollodoro, gli Dei e i Santi, gli Artisti e i Re. Varcando la soglia di quel cerchio ci si trova nel cuore del tempo: è come se potessimo dare la mano a tutte le generazioni che ci hanno preceduto. E anche a tutte quelle che verranno: tutte quelle che apriranno quella stessa porta, e calpesteranno quegli stessi marmi. Per questo il Pantheon è come la fantasia, un ponte tra il passato e il futuro, un luogo incantato che sfida le leggi del tempo e della storia. Finché non si spenga la luna.”

Disegnando vedo la mia tristezza diventare bella...” (Clara Passi)

Clara Passi, studentessa al Liceo Artistico Caravaggio di Roma, racconta nella sua illustrazione la storia di una ragazza che sta male ma finge il contrario, che pratica l’autolesionismo, che non si sente a suo agio con se stessa e che soffre molto. Nonostante tutto, cerca di non far trasparire questa sua parte ridendo e scherzando quando è alla luce del giorno, ma purtroppo una piccola parte di lei conosce la sua vera indole e per questo tiene tra i denti una piccola lametta.

A dare un senso al nostro proficuo inverno, alle feste imminenti, è il breve testo dell’autrice: “in questo periodo così brutto per la vita e per l’arte, non riesco a disegnare con gioia: il disegno, la pittura, sono oggi lo sfogo e la scoperta delle brutte sfumature che si agitano in me. Disegnando – prosegue la giovane artista – vedo la mia tristezza diventare bella. Si crea un mondo di luce, che prende forma nei disegni e io non so bene da dove vengano certe figure e certi sogni.

Ed è quello che abbiamo cercato, e cercheremo di fare, con il nuovo numero che ci guiderà fino al nuovo anno: insieme a Lucia Marchi e Jeanfilip, a Fulber, a Sara Rogani e Jon Mucogllava, a Đặng Thân, a Ermanno Dodaro, a Giuseppe Ventromile, a Corrado Credentino, a Dario Alessio, ad Antonín Kosík e Rosario Morra, ad Alfio Sacco e Lucilla Trapazzo (e a tutti gli altri speciali amici che si aggiungeranno), dare vita a un mondo di luce. Una galleria di immagini, colori e illustrazioni che vi accompagni nel corso di questi mesi.

Ma non è finita qui, altro sta arrivando. Rimanete sintonizzati e buona lettura!