Granelli di sabbia, poesie di Lucia Marchi, opere di Jenfilip, Il Sextante

La poesia di Lucia Marchi è portatrice di un forte messaggio di libertà capace di rendere l’uomo l’unico vero arbitro delle proprie scelte. La partecipazione è l’unico strumento – secondo le poetessa – che permette di creare una società matura e responsabile in grado di condividere ideali e perseguire progetti che migliorino la qualità di vita di ognuno. I suoi versi, uniti alle opere di Jeanfilip, uno degli artisti impressionisti più interessanti sulla scena nazionale e internazionale, generano una lettura plurale del vissuto personale, elevando e approfondendo non solo il messaggio artistico, ma anche e soprattutto restituendo all’arte stessa quella funzione empatica e catartica che un tempo era primaria nelle società evolute.

I testi poetici della Marchi, raccolti nell’elegante volume “Granelli di sabbia” (Il Sextante), recano “nella loro semplicità di superficie, molte problematiche della situazione attuale della ‘poesia come forma di vita’. Ispirandosi alla determinazione del singolo momento, questa poesia si apre alla inevitabile dialettica del ‘sentire’ e del ‘riflettere’. Sarà poesia istantanea, puntuale ma si porrà tuttavia il problema del tempo e della costruzione di un percorso (spesso convocando come suoi temi la strada, il cammino, i sentieri su cui muoversi). E poiché l’istante può essere investito in uguali probabilità dal positivo o dal negativo, nel testo si aprono le due alternative dell’euforia e della disforia, dell’entusiasmo e della sottrazione.

Sarà poesia del sogno – prosegue Francesco Muzzioli nella prefazione al volume – ma anche del risveglio e del disincanto, della fantasia ma con la consapevolezza della convenzionalità del linguaggio e della possibilità che l’autenticità del vissuto sia resa opaca dal già-detto e dal già-visto, e tutto si riduca alle mosse legnose di un teatrino di ‘marionette’. La poesia di Lucia Marchi è soprattutto una poesia del ‘tu’. Che, attraverso il rapporto con l’altro, tende a farsi poesia del ‘noi’, del soggetto plurale e del legame dell’insieme”.


La linea del mare, Jeanfilip
La linea del mare, Jeanfilip

Noi due

Noi due

Una realtà

Forse solo un sogno

Che per vivere

Ha bisogno del buio.

Ma poi

Potrebbe percorrere

I sentieri della luce.


Dissoluzione, Jeanfilip
Dissoluzione, Jeanfilip

Ti dirò

Ti dirò

Parole già dette,

Parlerò

Con frasi già fatte,

sembrerà

qualcosa già vissuta,

ma

ogni attimo di te

è così sconvolgentemente nuovo.