Venerdì 14 Aprile 2023, alle ore 16:30, presso la Sala Consiliare Rosario Angelo Livatino di Borgo Panigale Reno (Bo), l’Associazione Culturale Movimento Monarchici e l’Associazione Culturale CLUB Reale Italiano, appartenenti alla Federazione Monarchica Corona d’ Italia, hanno offerto ad un pubblico attento i contenuti della “Conferenza Impresa – Economia – Stato Sociale“.

Presenti nel pubblico esponenti del mondo dell’imprenditoria, professionisti e cittadini interessati alle tematiche.

Mauro Mazzoni, Presidente Nazionale del “Movimento Monarchici”

Ad aprire i lavori il Presidente Mauro Mazzoni che ha illustrato le finalità delle Associazioni Monarchiche, non solo “mantenere vivi gli ideali dell’ Istituto Storico Monarchico, ma aprire un ponte sui temi attuali“, alle quali è giusto porsi con ottica non emergenziale ma in maniera organica in un sistema sociale ed economico complesso e spesso di non facile lettura. Fabrizio Bertot, ex Europarlamentare, imprenditore e scrittore, nel suo intervento dal titolo “Dall’Unione Europea, opportunità o soltanto problemi?” si è occupato dei fondi europei partendo dalla nascita del Parlamento Europeo e dalla sua esperienza personale e confrontando l’Italia, e il Made in Italy, con le altre realtà europee (Francia e Germania).

Ad esprimersi sugli eventi storici, relativi alla Consulta dei Senatori del Regno, il Prof. Mariano Torre che ha percorso insieme ai presenti l’iter storico che portò fra il 18 e 19 aprile 1948 la Democrazia Cristiana a condividere l’amministrazione del Senato con una coalizione più ampia, composta da Repubblicani, Socialdemocratici, e Liberali, parecchi dei quali Monarchici. “Essa stessa – ha specificato il Prof. Torre – contava nelle sue file Monarchici notori, garanti della continuità dello stato e convinti che le disposizioni “transitorie e finali” della Costituzione fossero tali di nome e di fatto e che pertanto” sarebbero state poi abrogate. La Consulta dei Senatori opera pertanto riunita in Gruppo Vitalizio “in nome e garanzia della continuità della storia d’Italia“.

L’Avv. Stefano Della Nina, esperto in diritto commerciale e iscritto nell’Elenco degli Esperti della Composizione Negoziata della Crisi, ha affrontato il tema della crisi di impresa che scuote il Belpaese, specialmente dopo la Pandemia che ha portato l’Italia a una crisi senza precedenti con l’estinzione di oltre 320 mila imprese, portandole a circa 4,8 milioni di unità rispetto agli oltre 5,1 milioni del 2019. Sul tema della “Crisi aziendale pre e post pandemia” si è espressa anche la Dott.ssa Arianna Bertuccelli, Amministratore Delegato di Pigoni Consulenze.

Il Dott. Giorgio Cavazzoli, Responsabile Investimenti Assicuratrice Milano ed ex Presidente del Consiglio dei Comuni Area Nord Modena (UCMAN) ha parlato del costo del denaro, delle azioni e responsabilità delle Banche Centrali e dell’aumento dei tassi ufficiali dopo l’esperienza di Draghi. L’esperto si è soffermato anche sull’esplosione dell’inflazione, sia in USA sia in Europa, dopo la guerra in Ucraina e sul concetto di stagfazione (mix tra inflazione e crisi), dichiarandosi preoccupato per il repentino innalzamento dei tassi e il costo del debito pubblico per i paesi come l’Italia.

Andrea Spettoli, Presidente Nazionale dell’Associazione Culturale Club Reale Italiano e Dirigente Sindacale UGLM Bologna, ha parlato della situazione sociale nel periodo Post Pandemia nel suo intervento “Stato Sociale post pandemia“, sostenendo come, “per ridurre al minimo l’impatto della crisi sulle famiglie a basso reddito occorra dare priorità al sostegno delle fasce più deboli. In particolare, il rafforzamento della contrattazione collettiva e una intensificazione al sostegno straordinario al reddito dei lavoratori e delle famiglie a basso reddito, tramite adeguamenti del salario minimo, indennità di lavoro e altri trasferimenti sociali“.

Il Dott. Andrea Galli, già capogruppo di Forza Italia regione Emilia Romagna, ha parlato de “Il progetto Lucca Modena” partendo dalla discussione sui fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e arrivando a trattare il caso particolare della dimenticata opera “Modena-Lucca“, l’autostrada – fortemente osteggiata – in grado di proseguire la Modena-Brennero con ricadute positive sull’economia del Nord, rafforzando il collegamento con il porto di Livorno e decongestionando il nodo stradale di Bologna.