Sono 181 i film presentati al 39° Torino Film Festival, dal 26 novembre al 4 docembre, di cui 18 lungometraggi, 14 mediometraggi, 59 cortometraggi, 68 anteprime mondiali, 14 anteprime internazionali, 4 anteprime europee e 53 anteprime italiane, selezionati su più di 4500 opere visionate.

Questi i numeri della kermesse storica dedicata alla Settima Arte che quest’anno, come riferito da Enzo Ghigo, Presidente del Museo Nazionale del Cinema, ridà alla sala cinematografica la sua centralità. “Un programma bello, molto interessante, ricco di spunti – riferisce Ghigo – che ben si accompagna all’istintiva voglia di immergersi nuovamente nel buio cinematografico. È un percorso verso il tanto desiderato ritorno alla normalità, che vede nel cinema, e nella cultura in generale, un forte e fondamentale passaggio nella ricerca di quella protettiva serenità che gli eventi culturali sanno così ben dare.”

Un posizionamento internazionale – secondo Domenico De Gaetano (Direttore del Museo Nazionale del Cinema) – che si avvale della main media partnership con la Rai e della media partnership con due delle più prestigiose riviste di settore: “Ciak” per il territorio nazionale e “Variety” per il resto del mondo“. Agli ospiti di altissimo livello si aggiungono alcuni appuntamenti che segnano la cifra del festival, la sua anima e la sua forte interazione con il Museo Nazionale del Cinema. Due delle sei masterclass previste nel programma si terranno alla Mole Antonelliana e si inseriscono nel percorso iniziato più di un anno fa dal museo con personaggi del cinema internazionale.

Secondo il Direttore Artistico del Festival, Stefano Francia Di Celle: “le 5 sezioni competitive ne compongono il cuore pulsante, riaffermando il nostro impegno primario nel proteggere e promuovere le opere di autori emergenti realizzate spesso da produttori indipendenti con molti professionisti giovani coinvolti“. La sperimentazione del linguaggio cinematografico è presente anche nelle sezioni non competitive a partire dall’omaggio completo ai cineasti resistenti Joana Hadjithomas e Khalil Joreige. Ma anche ne LE STANZE DI ROL – dove risiede il cinema più libero nel segno del cinema di genere – nelle proposte di film restaurati di BACK TO LIFE, negli eventi, nel focus NOI, nelle masterclass fino a una nuova sezione con opere che sfidano le regole della rappresentazione, INCUBATOR, così come in SCHERMI ERETICI, uno spazio dedicato a storie di cinema non convenzionali. La sezione Fuori Concorso TRACCE DI TEATRO/IL RESPIRO DELLA SCENA, dedicata alle contaminazioni tra cinema e teatro, ha quest’anno una grande forza, a testimoniare la creatività che ha contraddistinto il lungo periodo di chiusura forzata dei palcoscenici.

Ciliegina sula torta quest’anno è Il Premio Stella della Mole per l’Innovazione Artistica, assegnato a Monica Bellucci per la sua versatilità artistica, per la disponibilità a promuovere l’opera di autori emergenti permettendo così la realizzazione di progetti poliedrici con contenuti e linguaggi nuovi, per la sua capacità di padroneggiare magnificamente una potenzialità creativa che può arricchire enormemente l’arte cinematografica.