Quella che da molti viene descritta e vissuta come l’anima libera della musica italiana , per via del suo naturale anticonformismo unito al rigore nell’interpretare le sue canzoni sul palco, arriva oggi ai suoi cinquant’anni di carriera con un nuovo album, un parterre di pubblico giovanissimo e una dilagante presenza sul web.

In occasione della tappa cagliaritana del suo tour “Eccomi”, abbiamo coinvolto Nicoletta Strambelli , in arte Patty Pravo , in una chiacchierata parlando di problemi, progetti, arte e ovviamente di musica. Elegante, divertita e divertente: “stramba” questa Strambelli . In un mondo etichettato lei le etichette se le scrolla di dosso con un gesto deciso, come fa con i capelli.

Patty Pravo e Matteo Tuveri, Direttore Creativo di MockUp Magazine (Foto di AndreaDuranti©)

Patty Pravo e Matteo Tuveri, Direttore Creativo di MockUp Magazine (Foto di AndreaDuranti©)

Da ragazza del Piper a mito della musica, da elemento di rottura con la vita musicale degli anni Sessanta e Ottanta ad artista più cercato dai suoi fan sui motori di ricerca. Un fenomeno che parte dallo spartito e arriva al SEO, passando per lo stile e la moda. Cinquanta frizzanti anni che hanno regalato ad un pubblico sempre più giovane un’icona di stile assoluta. Nicoletta Strambelli è ormai un modello, per quanto inafferrabile e in continua trasformazione: voce dai tratti inconfondibili, repertorio ormai a pieno diritto della storia del paese, pensiamo a La bambola, a Tutt’al più, a Ragazzo triste e a Pazza idea, e uno charme da leonessa incontrastata , compresa la bionda criniera.

Dopo Sanremo 2016 , che l’ha vista al sesto posto, con un meritato Premio della Critica, per “Cieli immensi” di Federico Zampaglione , abbiamo incontrato la Signora della musica italiana che, dopo quattro milioni di visualizzazioni del suo video, ha in programma ben diciassette città (più le nuove tappe estive) con un continuo sold out.

Cinquanta meravigliosi anni di carriera. Com’è affrontare un nuovo album, dalle sonorità ricercate e gradevoli, in cui musica e parole si sposano spesso felicemente, e un tour così impegnativo?
I cinquant’anni sono gli altri che me li hanno ricordati. Non mi sono proprio messa a contarli! Non dovrei essere io a dirlo, ma lo stai dicendo anche tu, quindi per me va bene: un bell’album. Ma a lui si affianca anche un tour che si chiama “Eccomi”, molto bello pure lui, in numerose città. Tutto va avanti con grande entusiasmo.

Patty Pravo, “Eccomi Tour” 2016 (Foto di AndreaDuranti©)

Patty Pravo, “Eccomi Tour” 2016 (Foto di AndreaDuranti©)

Nell’album che hai appena citato, che da il nome anche al tour, leggo nomi importanti. Fra i tanti Giuliano Sangiorgi, Tiziano Ferro (Per difenderti da me), Gianna Nannini (Possiedimi), Samuel Romano dei Subsonica e Rachele Bastreghi, dei Baustelle, con la canzone Ci rivedremo poi. Si aggiunge poi Giangi Skip che ha scritto una delle canzoni più belle dalla musica italiana, “Nuvole”.

Il feeling con l’universo giovanile prende la forma di importanti collaborazioni. Anche il rapporto con i giovani fan è molto importante. Cosa ne pensi?
Per me è centrale il rapporto con il mondo contemporaneo, i giovani li incontro negli store, in occasione degli eventi promozionali negli store. Sono tanti e mi seguono con affetto, e questo non può che farmi piacere. Evidentemente questo album piace ai giovani.

Azzardo un’ipotesi: saper essere un modello di artista pressochè unico senza affrontare la consueta fossilizzazione può aver favorito questo amore da parte dei giovani.

Il cambiamento è ciò che li attrae, e cambiare è uno dei tuoi verbi principali.
Non potevo certo dirlo io ma lo hai fatto tu (ride).

Patty Pravo, “Eccomi Tour” 2016 (Foto di AndreaDuranti©)

Patty Pravo, “Eccomi Tour” 2016 (Foto di AndreaDuranti©)

Fred De Palma al Festival di Sanremo 2016 ha duettato con te in una versione rap di Tutt’al più. Nel tuo album hai duettato con Emis Killa in un brano che si chiama “Non siamo eroi”. Cosa ne pensi del rap, visto che proprio non sei una rapper?
Penso che il rap ci permetta di dare sfogo a molte più sentimenti e situazioni rispetto alle canzoni solite. Il rap è molto più libero. Con Fred De Palma siamo stati capaci di dimostrare che un rapper scrive poesie.

Le impressioni sul mercato discografico attuale, quali riflessioni?
Per fortuna a me sta andando bene, ma… è marketing, capito? Non è più come una volta, quando c’era un sacco di gente che ti dava una mano, cercava i pezzi, si provava e si ricercava. C’era ricerca. Adesso ci sono i talent e lì, se azzecchi un pezzo, ti va bene. Ma poi bisogna vedere cosa succede dopo, ed è lì che entra in gioco il marketing.

Parliamo del mondo della moda, dell’estetica. Per te il look è tradizionalmente uno strumento importante sul palco. Per esempio, in una foto del programma TV “Stryx“ (1978), scattata durante l’esibizione per la canzone “Vola”, esibisci una capigliatura davvero originale.
Il discorso in realtà è molto più semplice: gli abiti devono essere comodi per lavorare. Poi ci sono occasioni, come su Stryx, dove ti puoi esibire con cose un po’ strane. Per il resto è tutta una questione di opportunità: alla serata elegante non vai in jeans. Così anche per il lavoro, comodità al primo posto, però.

Patty Pravo, “Eccomi Tour” 2016 (Foto di AndreaDuranti©)

Patty Pravo, “Eccomi Tour” 2016 (Foto di AndreaDuranti©)

Una domanda su “Cieli immensi”. La tua canzone dice proprio così. Ci siamo incontrati tempo addietro durante un Gay Pride, di cui spesso MockUp si è occupato, insieme a Cecilia Strada.

So che sei molto attenta ai Diritti Umani e Civili e sul palco intonerai una versione molto speciale di “Where Have All the Flowers Gone?”. Ma dunque che “cieli” ti auguri per l’Italia?
Non vorrei cieli immensi solo per l’Italia, ma per tutto il mondo. Un po’ di pace, un po’ di tranquillità. Ma sai, amore mio, gli uomini sono portati a fare le guerre e purtroppo non è che si possa fare molto.

E ai giovani che amano la musica e l’arte, quale consiglio?
Guarda, non ne ho la più pallida idea! (ride) L’unica cosa, secondo me, se sai di avere “qualcosa”, insistere, non fermarti e insistere.

Sale sul palco ed è magia, carisma elettrico, un rapporto costante con il pubblico che poi la attende per salutarla, farle dono di un pensiero o semplicemente per scambiare due parole.

Per quello che ha dato, per quello che continuamente regala e regalerà, grazie Nicoletta!

By Matteo Tuveri


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